I bucatini alla Caruso sono un primo piatto semplice preparato con ingredienti genuini tipici del territorio campano. Ecco la ricetta.
I bucatini alla Caruso sono passati alla storia per essere il piatto preferito del famoso tenore napoletano Enrico Caruso. Il segreto del successo di questo piatto sta tutto nella semplicità : l’uomo infatti desiderava un piatto fatto di sapori genuini della sua terra quindi commissionò un piatto di pasta con pomodori, peperoni, zucchine, peperoncino e basilico fresco.
Nascono così i bucatini alla Caruso, anche se in molti si ostinano a utilizzare gli spaghetti, confondendoli con un altro piatto molto amato dal tenore, i vermicelli alla Caruso. Con il passare del tempo (eravamo ai primi del ‘900 quindi sono trascorsi più di cento anni), il piatto non ha mai smesso di essere preparato e ora stiamo per svelarvene la ricetta.
Ingredienti
Per la pasta alla Caruso
- Bucatini – 320 g
- Pomodori San Marzano – 500 g
- Peperone giallo – 1
- Zucchina – 1
- Farina 00 – 2 cucchiai
- Aglio – 1
- Peperoncino – 1
- Basilico – 6 foglie
- Origano secco – 1 cucchiaino
- Prezzemolo tritato – q.b.
- Olio di semi per friggere – q.b.
- Olio extravergine di oliva – q.b.
- Sale – q.b.
Preparazione
Come preparare la ricetta dei bucatini alla Caruso
Per prima cosa preparate il sugo. In una padella fate imbiondire l’aglio con un giro abbondante di olio extravergine di oliva e il peperoncino. Unite quindi i pomodori tagliati a dadini e i peperoni a listarelle. Condite con un pizzico di sale e cuocete per 15 minuti. In ultimo profumate con il basilico spezzettato con le mani e l’origano.
Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua salata per il tempo indicato sulla confezione.
Con sugo e pasta in cottura dedicatevi alle zucchine. Dopo averle lavate, rimuovete le estremità e tagliatele a fettine di 1-2 mm di spessore. Passatele poi nella farina e friggetele in abbondante olio di semi bollente. Mano a mano che sono pronte, dorate e croccanti, scolatele con una schiumarola e passatele su carta assorbente.
Scolate la pasta e saltatela in padella con il condimento aggiungendo se serve un poco di acqua di cottura per mantecare. Distribuite nei piatti e completate con le zucchine fritte e un poco di prezzemolo tritato al coltello.
Se siete tra gli estimatori dei bucatini, un formato di pasta tutto sommato poco utilizzato, vi consigliamo di cimentarvi con i bucatini alla rustica: non ve ne pentirete.
Conservazione
I bucatini alla Caruso si conservano in frigorifero per un paio di giorni ma tenete presente che le zucchine perderanno la loro croccantezza. La pasta invece è meglio riscaldarla in padella così da esaltarne i sapori.
Origine e storia
I bucatini alla Caruso nacquero dal desiderio del noto tenore Enrico Caruso di gustare un piatto che racchiudesse tutti i sapori della sua terra d’origine, Napoli. Così, di ritorno dalle sue tournée, commissionò questa ricetta agli chef dei due hotel presso cui era solito soggiornare, il Vesuvio di Napoli e l’Hotel Vittoria di Sorrento.
Si narra però che nel 1901, dopo la rappresentazione de L’elisir d’amore, il tenore non solo venne accolto con freddezza dai suoi concittadini, ma addirittura fischiato. Promise quindi di non far mai più ritorno a Napoli se non per gustare i suoi amati spaghetti. La vicenda passò alla storia come il giuramento dei vermicelli e diede vita a un omonimo piatto, simile alla classica aglio, olio e peperoncino, alla quale però è stato aggiunto del prezzemolo.
Sempre in onore di questa figura venne inventato anche un cocktail, Il Caruso. A base di gin, vermut dry e crema di menta, nel 1961 fu presente per un solo anno nell’elenco dei cocktail mondiali dell’IBA.
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